AFFRONTARE IL TEMPO DEL CORONAVIRUS CON LA MINDFULNESS
Ci troviamo in un tempo sospeso, fatto di limitazioni, lontananze e preoccupazioni per noi stessi, per le persone a noi care, per il nostro futuro.
C’è chi prosegue a lavorare, con i rischi che ne conseguono. Chi invece lavorare non può ed è pertanto in difficoltà, angosciato per quello che sarà, per come riuscirà a portare avanti le cose. C’è chi si trova a dover conciliare la famiglia con lo smartworking e arranca tra le mille richieste dell’ambiente, con la fatica di riuscire a portare avanti tutto. Qualcuno è alle prese con rapporti tesi con i famigliari in una convivenza forzata densa di reciproche incomprensioni.
Molto di ciò che affrontiamo in questo momento non può facilmente essere modificato: ci sono situazioni che sono al di là della nostra volontà e del nostro controllo. E allora ciò che possiamo fare è accostarci ad una prospettiva nuova, quella dell’accettazione. Ciò non significa prendere tutto ciò che arriva, “porgere l’altra guancia”, sottomettersi alle persone ed agli eventi. Significa prima di tutto accogliere le proprie emozioni, senza avversione, attenuando il desiderio di scacciare quelle sgradevoli. Restando, semplicemente.
Riusciamo ad immaginare di sederci al lato di un fiume e vedere l’acqua scorrere? Ecco, fissando l’immagine nella mente immaginiamo di sederci accanto alle nostre emozioni e osservarle fluire, senza modificarle, né allontanarle.
Ci vuole coraggio per accogliere e non è affatto immediato per noi: abbiamo l’istinto di allontanare ciò che ci fa stare male. Il tempo moderno, poi, ci ha abituati, a trovare rapidi sollievi ai dolori fisici e psicologici. C’è una pratica che può sostenerci a sviluppare questa capacità, è la mindfulness. Per chi vuole capire cos’è (e cosa non è!) la mindfulness si rimanda alla sezione “Cos’è la mindfulness” tra i servizi del nostro Centro [https://www.centrodinamicamente.com/servizi/mindfulness/].
CINQUE REGOLE PER RENDERE EFFICACE LA PRATICA
Come coltivare l’accettazione in questo periodo di quarantena?
- Trovare un momento quotidiano per svolgere la mindfulness. Essendo una “pratica” deve essere, appunto, praticata! È sufficiente ritagliarsi 10 minuti al giorno, per tutti coloro che non possono permettersi molti spazi può essere un buon inizio.
- Farsi guidare da un audio. Le prime volte, soprattutto, non è facile accostarsi ad una pratica di meditazione senza una voce guida.
- Avere pazienza. Non scoprirò da un giorno all’altro la verità assoluta, ma giorno dopo giorno potrò capire quali benefici può avere per mequestoallenamento.
- Appuntarsi le sensazioni emerse. Può essere molto utile prendere nota di ciò che emerge nella pratica: quello che posso osservare è lo specchio di ciò che si muove dentro di me quotidianamente senza che io me ne accorga!
- Lasciare fluire. Non si tratta di performance. Se il mio pensiero vaga e si muove in ogni direzione senza seguire le indicazioni della traccia audio non vuol dire che io stia facendo male l’esercizio. Anzi, al contrario, è un’opportunità di riportare il pensiero al momento presente, con gentilezza. È proprio questo l’allenamento!
Qui https://www.oscarmondadori.it/libri/metodo-mindfulness-mark-williams-danny-penman/ è possibile trovare alcune tracce audio per iniziare il lavoro su se stessi. Ricordiamo che la pratica può non essere adatta a tutti. Soprattutto è necessario avere chiari alcuni principi di base per poter svolgere un lavoro proficuo. La situazione ideale è quella in cui si è seguiti da una guida esperta. In questo momento di emergenza possiamo provare a sperimentare e osservare giorno dopo giorno cosa accade.
Oppure, per chi desidera provare, consigliamo PICCOLE SEMPLICI PRATICHE DI MINDFULNESS
Semplice pratica n. 1: Meditazione del corpo e del respiro
Siediti in una posizione comoda, stabile, con i piedi ben appoggiati a terra, portando l’attenzione alle sensazioni del corpo seduto e del respiro. Presta attenzione in un primo momento ai punti di appoggio, alle sensazioni che emergono nei punti in cui il corpo tocca ciò che lo sostiene. Resta su queste sensazioni per tutto il tempo che ti serve. Poi passa delicatamente a portare l’attenzione al respiro. Se rimani concentrato su ciò che sta accadendo nel corpo, diventa più facile lasciare che pensieri e suoni vadano e vengano come tanti rumori di fondo. E se ti ritrovi a perderti nei pensieri, riporta delicatamente la tua attenzione al corpo e al respiro.
Semplice pratica n. 2: Meditazione del body scan
Sdraiati su un materassino o su un tappeto, assumiamo una posizione comoda per noi. Portiamo l’attenzione sul respiro, sui movimenti della pancia durante l’inspirazione e l’espirazione. Lasciando la consapevolezza dalla pancia e ci ritroviamo con l’attenzione che passa sulle sensazioni delle varie parti del corpo, a partire dai piedi, spostandosi lungo il corpo, lentamente e riportando l’attenzione alle sensazioni che emergono via via che ci si sposta.
Semplice pratica n. 3: Agire consapevolmente
Se non ti senti pronto per la meditazione seduta, puoi praticare la consapevolezza concentrandoti sul tuo corpo mentre ti impegni in un semplice compito fisico come lavare i piatti o camminare.
Cerca di mantenere l'attenzione ancorata al corpo o alle mani durante l'attività. Nota se la tua attenzione è rivolta a sognare ad occhi aperti, a preoccuparti o a pianificare. Riporta delicatamente l'attenzione e riconnettiti con l'attività fisica. Scopri le sensazioni che l’attività che stai compiendo ti suscita, osservale con curiosità come se le vivessi per la prima volta.
dott.ssa Maria Cristina Zantomio
FONTI
- Henepola Gunaratana, La pratica della consapevolezza. In parole semplici, Ubaldini editore, 1995
- Jon Kabat-Zinn, Riprendere i Sensi. Guarire se stessi e il mondo attraverso la consapevolezza, TEA Milano, 2006
- https://www.oscarmondadori.it/libri/metodo-mindfulness-mark-williams-danny-penman/
- Foto di Free-Photos da Pixabay